Norvegia-Italia 3-0, Lotito senza mezzi termini: “Mancare il Mondiale sarebbe un dramma”. E sulle responsabilità…

Il presidente della Lazio Lotito ha parlato all’indomani della gravissima sconfitta della Nazionale contro la Norvegia.

La prima volta è stata un dramma, la seconda non è stata da meno, una terza volta sarebbe inaccettabile. In tal senso, la sconfitta dell’Italia per 3-0 contro la Norvegia è un gravissimo passo falso in vista del Mondiale 2026, cui l’Italia non può permettersi di non partecipare.

Haaland, autore di un gol nel 3-0 della Norvegia contro l'Italia
Norvegia-Italia 3-0, Lotito senza mezzi termini: “Mancare il Mondiale sarebbe un dramma”. E sulle responsabilità… – toscanatricolore2024.it

E se tutto Italia ha espresso i propri pesanti giudizi (anche perché la prestazione è stata quantomeno negativa) il presidente Claudio Lotito – interpellato in merito in occasione della tre giorni del Festival della Serie A che si sta tenendo a Parma – ha preferito non esprimersi: “Ho visto la partita, ma non esprimo nessun giudizio perché non mi compete. Non sono in Federazione, quelle sono dinamiche interne che non conosco. Sicuramente il risultato testimonia una qualità della squadra e del gioco che non corrisponde a quelli che erano i fasti passati”.

E sulla possibilità di non qualificarsi al terzo Mondiale consecutivo, dopo non averne mancato nemmeno uno nella storia, Lotito è stato abbastanza netto: “Non esprimo giudizi, io penso che la storia lo farà. Esperienza negativa? Dovete chiederlo alle persone preposte a fare le valutazioni di merito. Mancare il Mondiale sarebbe un dramma per l’Italia, queste sconfitte fanno male al sistema calcio e creano un vulnus sulla credibilità e la qualità. Ricorderete che eravamo ambiti da tutti come il calcio migliore a livello mondiale e pensate anche a tutto l’indotto che ne consegue nel momento in cui naufraga un progetto questo non fa piacere e crea un danno a tutta la collettività”.

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In merito alla possibilità di cambiare commissario tecnico, Lotito ha optato per la moderazione: “Non conosco le situazioni e non esprimo giudizi. Mi porrei un interrogativo, nel momento in cui si ripetono in modo sistematico alcuni risultati, sul perché e su cosa bisogna fare per evitare che ciò accada”.

Ben minore, invece, la moderazione quando gli è stato chiesto di chi fosse la responsabilità di questo (ennesimo) tracollo: “La mia è una ricetta legata al merito. Chiaro che quando uno svolge un ruolo e il merito tradisce questo ruolo perché tradito dai risultati, dovrebbe assumere una posizione chiara in maniera automatica e rispettosa dell’interesse collettivo. Se poi tutela certe posizioni, uno rimane lì a vita. Quando la Lazio non funziona la responsabilità è del presidente, quindi fatevi una domanda e datevi una risposta”.

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